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Immagine del redattoreAnna Coluccia

PESO RAGIONEVOLE O PESO IDEALE? CONOSCI LA DIFFERENZA?

Aggiornamento: 1 nov 2021

Quando si intraprende un percorso di dimagrimento solitamente ci si pone degli obiettivi uno dei quali è il raggiungimento di un peso che noi scegliamo in autonomia o aiutati dal professionista che ci segue.


I fattori che ci orientano nella scelta di questo obiettivo sono molteplici e indubbiamente legati anche ad aspetti estetici. Siamo infatti bombardati da modelli stereotipati di fisici perfetti che inculcano nella nostra mente un’immagine ideale di come si dovrebbe essere (secondo loro!).

Spesso scorro Instagram e in molti profili anche di colleghi vedo foto del prima e dopo oppure del fisico che avrai se ti rivolgi a loro. Personalmente sono molto distante da tutto questo. Mettere in mostra un corpo come se fosse un trofeo non mi piace.

Altre volte ci facciamo influenzare da numeri, formule e tabelle. Anche noi nutrizionisti per calcolare il peso di riferimento di un paziente le utilizziamo, ne esistono molte.


La formula di Lorenz ad esempio


Peso ideale Uomini = altezza in cm - 100 - (altezza in cm - 150)/4 Peso ideale Donne = altezza in cm - 100 - (altezza in cm – 150)/2


O la formula di Broca


Peso ideale Maschi = altezza in cm - 100 Peso ideale Femmine = altezza in cm – 104


Tutte le formule presentano dei limiti perché tengono in considerazione solo alcuni parametri mentre ne trascurano altri come ad esempio la composizione corporea.

Il muscolo infatti pesa di più del grasso per cui un atleta con molti muscoli avrà sicuramente un peso maggiore di un uomo della stessa altezza con poca massa muscolare. Il suo peso probabilmente sarà al di sopra di quello risultante da questi calcoli ma sicuramente non sarà in sovrappeso anzi avrà una percentuale di massa grassa molto bassa.


Il nutrizionista quindi solitamente non prende come riferimento il peso ideale ma bensì un altro parametro: l’indice di massa corporea IMC o body mass index BMI. Esso è un numero derivante dalla divisione del peso per il quadrato dell’altezza e a seconda della fascia in cui questo numero è compreso si può definire un paziente sottopeso, normopeso, sovrappeso o obeso.


Se provate a fare il calcolo e il risultato è compreso fra 18,5/24,9 siete normopeso. Se fate qualche calcolo capirete bene che all’interno di questa fascia la stessa persona ha diversi pesi possibili tutti riconducibili ad uno stato di normopeso e quindi correlati ad inferiori indici di rischio rispetto a tutte quelle patologie correlate al sovrappeso.

Quindi come va scelto il proprio obiettivo?


Sicuramente facendo riferimento all’IMC dopodichè tenendo in considerazione il proprio peso ragionevole.

Il peso ragionevole non è altro che quel peso che può essere ragionevolmente raggiunto e mantenuto nel tempo e che permette alla persona di stare bene sia fisicamente che psicologicamente.


E' lontano dal concetto di salute psicofisica un peso che seppur allineato con le tabelle è risultato di eccessive restrizioni alimentari o eccessiva attività fisica o ancora incompatibile con qualsiasi forma di convivialità o socialità.


Mi capita spesso di accompagnare i pazienti a questa riflessione e la domanda che pongo è':” Hai fatto tanto, hai perso peso in maniera graduale senza troppi sacrifici, con tanta forza di volontà. Ora stai bene, hai una salute perfetta. Ha senso accanirsi su un numero se raggiungere quel numero significa, fare sacrifici estenuanti e non avere più una vita normale? Ne vale davvero la pena? E' questo che ti rende felice?”


Ognuno deve darsi la propria risposta, noi professionisti dobbiamo aiutare ad andare nella direzione giusta.


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