Sempre la stessa storia. Arrivano da me pazienti che non riescono più a perdere peso e facendo l'anamnesi spesso scopro che da tempo hanno eliminato o drasticamente ridotto i carboidrati dalla loro dieta.
Alla mia affermazione:" Comicia a rimangiare la pasta!" solitamente noto uno sguardo di terrore nei loro occhi.
"Ma mi gonfio!"
"Ma ingrasso!"
E solitamente io scherzando rispondo
" Li stavi mangiando?" -
"No!"
"Quindi direi che questa strada non funziona per cui squadra che perde si cambia!"
A parte gli scherzi, eliminare i carboidrati fa davvero dimagrire? La risposta è no.
E' un'illusione del breve periodo ma nel lungo periodo non paga. E non lo dico io, lo dicono le evidenze sclientifiche.
Qualsiasi strategia che mira alla perdita di peso si basa su un principio: fare in modo che il bilancio energetico sia negativo. Cioè, se avete un fabbisogno energetico giornaliero di 1800kcal e ne introducete 2500, aumentate di peso, se ne introducete 1500, dimagrite.
Tutte le diete in voga vanno poi a modificare le percentuali di nutrienti introdotti ma il motivo per cui si perde peso è sempre il fatto che introduciamo meno calorie di quelle di cui avremmo bisogno.
Questo succede anche quando eliminiamo i carboidrati, perchè, togliendo dalla nostra dieta pane, pasta, biscotti, crackers, grissini, patate e quant'altro, i nostri pasti avranno un contenuto calorico più basso.
Inoltre eliminando i carboidrati esauriamo le nostre riserve di glicogeno muscolare che è legato all'acqua per cui la perdita di peso veloce dopo un periodo di dieta low carb è semplicemente una perdita di liquidi ma non di grasso. Insomma pesate meno ma non siete dimagriti, ed è per questp stesso motivo che se da tempo non ne mangiate, un pasto carico vi fa sentire "gonfi".
I carboidrati sono nutrienti essenziali e i LARN ci indicano che dovrebbero costituire il 45/60% dell'introito energetico giornaliero. Le molecole di glucosio di cui sono costituiti sono il carburante principale delle nostre cellule.
Eliminare i carboidrati nel lungo termine è controproducente perchè:
senza carboidrati utilizziamo le proteine a scopo energetico e questo ha un effetto negativo sulla massa muscolare
con una dieta povera di carboidrati diminuisce la produzione di serotonina, ormone che ha un ruolo nella regolazione della sazietà e del buonumore
diminuisce anche la leptina, altro ormone con effetto sul senso di fame e sazietà e sul metabolismo corporeo
l'aumento dell'introito di grassi e proteine può avere effetti negativi sulla salute
Tutto questo interrompe il processo di dimagrimento predisponendo alla ripresa dei kg persi.
Per cui se avete intenzione di seguire un'alimentazione di questo tipo fatelo rivolgendovi ad un professionista e comunque non protraetela per troppi giorni consecutivi.
Naturalmente i carbodrati non sono tutti uguali.
Vanno preferiti i carboidrati complessi, integrali a basso indice glicemico (pasta integrale, pane integrale, cereali integrali come orzo, farro, quinoa ecc.).
Quelli da limitare davvero sono gli zuccheri semplici (saccarosio, fruttosio e alimenti dolci in generale) che hanno un impatto negativo sull'assetto glicemico e il cui eccesso favorisce lo sviluppo della resistenza insulinica e l'accumulo di grasso a livello addominale. Il loro apporto non dovrebbe superare il 10% delle calorie introdotte con al dieta e questa quota è ampiamente soddisfatta consumando regolarmente 2-3 porzioni di frutta al giorno e 1-2 porzioni di latte o yogurt.
Ah! Un'ultima cosa, non importa se li mangiamo a pranzo o a cena, la pasta ha sempre circa 356 kcal per 100g e non aumentano dopo un certo orario!
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