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Immagine del redattoreAnna Coluccia

BAMBINI E VERDURE. ODI ET AMO.

Aggiornamento: 1 nov 2021

Mamme quante di voi si disperano perchè non riescono a far mangiare le verdure ai loro bimbi? Penso in molte.


Io ho due figli che vi posso assicurare sono stati allevati nella stessa maniera quello di 8 mangia praticamente tutto, ancora qualche difficoltà con broccoli e cavoli ma ci lavoriamo, quello di 5 uno scoglio durissimo.

Ma non mi arrendo perchè non dobbiamo arrenderci è tutto normale!

Verso i 2 anni infatti molti bambini manifestano comportamenti di neofobia e selettività alimentare (accettazione di un numero limitato di alimenti fra quelli noti). La neofobia alimentare è la paura e il rifiuto di provare alimenti nuovi e deriva da un riflesso primitivo di protezione da ciò che non conosciamo e può essere potenzialmente tossico. Le categorie alimentari coinvolte sono generalmente frutta, verdure e pesce. Questo periodo può protrarsi fino ai sei anni ma anche oltre. Poichè la varietà alimentare aumenta una volta superato questo periodo e soprattutto poichè i bambini che nella prima infanzia seguivano una dieta meno varia continueranno a farlo anche in seguito, un nuovo alimento ha più possibilità di essere apprezzato se viene proposto prima della fase di neofobia/selettività piuttosto che durante tale periodo e un'alimentazione varia deve essere incoraggiata fin dalla prima infanzia.


Le verdure sono un alimento molto importante, apportano vitamine, sali minerali, fibre e tante altre sostanze antiossidanti e protettive che devono necessariamente far parte di un'alimentazione sana ed equilibrata. E' quindi fondamentale il nostro impegno affinchè i bambini vengano educati al loro consumo.


Ma cosa possimo fare noi adulti per favorire il loro apprezzamento?


Qui oggi vi voglio dare qualche consiglio su cosa fare e cosa non fare.


Vediamo allora alcuni comportamenti che possono aiutare a far gradire le verdure ai nostri bimbi:

  • Ricordiamo che l'esempio è la più alta forma di educazione quindi la prima cosa è proporle a tavola per tutti ad ogni pasto. Vedere gli altri componenti della famiglia che le consumano e apprezzano è sicuramente uno stimolo ad assaggiare. Diversamente commenti negativi o atteggiamenti di diffidenza da parte degli adulti non sono sicuramente di aiuto.

  • Comprare verdure di qualità perchè non è vero che sono tutte uguali e i bambini se ne accorgono. Sicuramente quelle di stagione, biologiche o a Km zero hanno proprietà organolettiche migliori.

  • Coinvolgerli nella mondatura e preparazione delle verdure apprezzandone aspetto e colori aiuta a farli familiarizzare e a superare la diffidenza

  • Per chi ha la possibilità magari coltivarle nell'orto o anche in vaso sul terrazzo insieme a loro.

  • Non scervellarsi a camuffare e nascondere la verdura. Il messaggio che diamo è che sia qualcosa di brutto che va modificato per essere commestibile. Proponiamola cucinata in maniera gustosa ma in modo che sia riconoscibile: minestroni, torte e sformati ma anche nel piatto tal quale.

  • Ricordatevi che per avere voglia di assaggiare un piatto bisogna avere fame. Quindi spuntini e snack troppo abbondanti possono non essere di aiuto perchè con la pancia già piena di quello che mi piace perchè dovrei assaggiare un alimento che mi lascia un pò diffidente e perplesso?

  • Non riempiamo troppo i piatti. Il nostro obiettivo e fargliele conoscere e apprezzare, non serve riempirgli il piatto con porzioni che spaventano. Iniziamo proponendone un assaggio.

  • Non preoccupiamoci o arrabbiamoci se il piccolo assaggio rimarrà nel piatto. Proviamo a stimolarli e a convincerli ma senza forzature e ricatti. Se non avremo successo passiamo oltre senza tragedie e riproveremo alla prossima.

  • Non proponiamo però alternative del tipo:" Non hai mangiato il minestrone vuoi la pasta bianca?". Questo è il modo migliore per far capire che essendoci la scelta possono optare per quello che più gli piace e quindi non certo per le verdure (stiamo lavorando proprio su questo!).

  • Per poter dire che una cosa non piace va assaggiata tantissime volte (dicono una trentina!). Quindi se le prime volte gli spinaci vengono rifiutati riproponeteli senza stancarvi perchè la partita non è persa. E riproponeteli ancora e ancora. Se al contrario non li proporrete più siete voi ad arrendervi ma non è detto che non avreste avuto successo prima o poi.

  • Spesso confondiamo disgusto a diffidenza per cui la strategia di far familiarizzare un bimbo con questi alimenti attraverso la partecipazione attiva delle preparazioni può aiutare. Il gusto inoltre va educato e un sapore finora sconosciuto può spiazzare, sembrare strano e quindi poco gradevole perchè non capito. Poi con il passare del tempo il palato si abitua e si comincia ad apprezzare quel cibo. Serve quindi tempo, costanza e perseveranza.

Adesso mettetevi all'opera.....Buon lavoro!






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